Vita di San Lorenzo |
Parrocchia S.Maria Assunta Giubileo Laurenziano Amaseno 28 Giiugno 2014 - 8 Settembre 2015 |
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Vita di San Lorenzo Le notizie sulla vita di san Lorenzo, che pure in passato ha goduto di una devozione popolare notevole, sono scarse. Si sa che era originario della Spagna e più precisamente di Osca, (l’odierna Huesca) in Aragona, alle falde dei Pirenei. Ancora giovane, fu inviato a Saragozza per completare gli studi umanistici e teologici; fu qui che conobbe il futuro papa Sisto II. Questi insegnava in quello che era, all’epoca, uno dei più noti centri di studi della città e, tra quei maestri, il futuro papa era uno dei più conosciuti ed apprezzati. Tra maestro e allievo iniziò un'amicizia e una stima reciproca. Entrambi, seguendo un flusso migratorio allora molto vivace, lasciarono la Spagna per trasferirsi a Roma. Quando il 30 agosto 257 Sisto fu eletto vescovo di Roma, affidò a Lorenzo il compito di arcidiacono, cioè di responsabile delle attività caritative nella diocesi di Roma, di cui beneficiavano circa 1500 persone fra poveri e vedove. Proprio per questa sua attività tra i poveri di Roma, Lorenzo godeva della stima e dell’amicizia di tante persone che quotidianamente ricevevano da lui aiuto e conforto. Purtroppo fonti storiche coeve non ne abbiamo, che possano testimoniare l’opera di Lorenzo. Ma è noto che la vita dei Santi Martiri inizia proprio con la loro morte. Durante la persecuzione di Diocleziano (303), non solo furono messi a morte numerosi cristiani, ma furono distrutti i libri sacri che venivano trovati e gli archivi della Chiesa, per questo mancano gli atti autentici del martirio. Le vicende più note del martirio di Lorenzo sono descritte, con ricchezza di particolari, nella Passio Polychromì, di cui abbiamo tre redazioni (V-VII secolo); che in questo racconto siano contenuti elementi leggendari è un dato di fatto, anche se talune notizie qui presentate sono note anche da testimonianze precedenti, come quella di Ambrogio nel De Officiis Ministrorum. In questo testo si narra dell’incontro tra il Papa Sisto II e il suo arcidiacono Lorenzo mentre Sisto, sorpreso a celebrare nelle catacombe di San Callisto, viene arrestato e condotto al martirio insieme a quattro diaconi della Chiesa di Roma. Era il 6 agosto dell’anno 258, quattro giorni dopo la stessa sorte sarebbe toccata anche a Lorenzo. Prima di morire però, Lorenzo si assicura che tutti i beni della Chiesa non cadessero nelle mani dell’Imperatore Valeriano e distribuì tutte le ricchezze ai poveri. Valeriano, avido di guadagno per le casse dello Stato, in cambio della vita, chiese a Lorenzo tutti i beni della Chiesa. Lorenzo prontamente gli presentò tutti i poveri che lui ogni giorno visitava, offrendoli all’Imperatore quali veri tesori. Forse fu proprio a questo punto, irato per l’insolita azione di Lorenzo, che Valeriano decise di dare al giovane una lezione che nessuno avrebbe dimenticato. Mostrando tutto il suo coraggio e l’ardore della sua fede in Cristo Signore, Lorenzo venne condotto al Martirio, un fuoco era stato preparato per lui, sul quale era stato posto un letto di ferro: una graticola sulla quale il giovane venne arso, ma davanti alla quale non indietreggio testimoniando a tutti di cosa è capace un uomo quando l’amore e la fede guidano i suoi passi. |
Statua di San Lorenzo Martire - Amaseno |
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